Il bagaglio incustodito
L'importanza di applicare delle importanti misure di sicurezza di base
Che cosa c’entra la strage alla stazione di Bologna con un corso di sensibilizzazione alla sicurezza (A13)? C’entra eccome!
Uno dei punti focali del corso di sensibilizzazione alla sicurezza o A13 che è alla base di tutti i corsi di security aeroportuale da cui, a seconda della mansione degli operatori, si diramano gli altri corsi di formazione, ha per tema la procedura del bagaglio incustodito.
Nel corso si sottolinea che la security è affare di tutti e che ciascuno di noi può fare la propria parte, è una sorta di educazione civica applicata alla sicurezza aerea. Non è possibile pensare che la security sia soltanto affare di forze dell’ordine e guardie giurate, deve essere interesse comune dal momento che interesse comune è restare in vita.
Quando si arriva a parlare della procedura del bagaglio incustodito in aeroporto io spesso faccio riferimento alla strage di Bologna – e penso che la stessa cosa facciano i miei colleghi.
Quel maledetto 2 agosto 1980 qualcuno ha lasciato un bagaglio incustodito nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, qualcun altro alle 10.25 ha sollevato quel bagaglio – forse voleva rubarlo, non lo sapremo mai – e nel momento in cui il bagaglio è stato sollevato la booby trap sul fondo ha fatto sì che l’esplosione in un colpo portasse via l’ala ovest della banchina dell’edificio, la banchina, un treno e quasi 300 persone, 85 di loro per sempre.
Diventa pertanto essenziale spiegare e sottolineare a chiare lettere a tutti gli operatori aeroportuali di non azzardarsi a spostare, toccare o sollevare un bagaglio incustodito, mai! Piuttosto è necessario domandarsi se è davvero incustodito chiedendo alle persone nelle vicinanze se il bagaglio appartiene a qualcuno di loro. In caso negativo, occorre avvisare immediatamente le forze dell’ordine che, se necessario, provvederanno ad evacuare la zona e avviare la procedura d’emergenza. Non si può pensare di girare la testa dall'altra parte e far finta di nulla poiché vorrebbe dire che quelle 85 persone a Bologna sono morte per nulla. Mentre invece rendersi conto di lavorare in un ambiente ‘sensibile’ significa anche rendersi conto di far parte del sistema di security di quell'ambiente e cooperare nell'interesse comune. Sarebbe inoltre stupido non farlo a meno che non si tenga alla propria vita.
Se ciascuno di noi facesse davvero la propria parte, in ogni ambito, al lavoro così come nella propria vita privata, terroristi e criminali avrebbero davvero vita dura e milioni di ostacoli in più.